Disturbi della salute mentale in gravidanza e nel post partum
I cambiamenti biologici e psicologici che si verificano durante la gravidanza e dopo la nascita rappresentano un periodo di grande trasformazione nella vita di una donna
Vi sono profonde modificazioni, a partire dalle rappresentazioni mentali che la donna ha di sé, a quelle rispetto al futuro bambino. Tutto questo è l’avvio di un complesso processo di riorganizzazione, non solo dell’identità della persona, ma di tutto quello che è la sua vita della donna.
Disturbi della salute mentale in gravidanza e nel post partum
I cambiamenti biologici e psicologici che si verificano durante la gravidanza e dopo la nascita rappresentano un periodo di grande cambiamento nella vita di una donna.
Vi sono profonde modificazioni, a partire dalle rappresentazioni mentali che la donna ha di sé, a quelle rispetto al futuro bambino. Tutto questo è l’avvio di un complesso processo di riorganizzazione, non solo dell’identità della persona, ma di tutto quello che è la sua vita della donna.
La gravidanza viene spesso descritta come un periodo di maturazione, ma non è un periodo semplice. Nonostante questo periodo possa rappresentare una fonte di gioia per la maternità il processo di adattamento a questi cambiamenti può causare notevoli disagi fisici ed emotivi.
Questo fa sì che alcune donne, che presentano una vulnerabilità o che hanno già vissuto in passato condizioni di difficoltà rispetto alla propria salute mentale, possano sviluppare una serie di disturbi mentali, anche gravi, tra cui non solo i più famosi disturbi dell’umore e le psicosi, ma anche i disturbi d’ansia.
Si parla di salute mentale perinatale nel definire il periodo che va dalla gravidanza ad un anno dopo il parto.
Il sito dell’Istituto Superiore di Sanità riporta, che i cambiamenti fisiologici ed emotivi della gravidanza, del parto e della cura di un neonato possono rendere il periodo perinatale un momento di vulnerabilità per le madri e i padri.
E quindi suggerisce, che la promozione della salute mentale perinatale e il riconoscimento e la presa in carico di un disagio o di un disturbo psicopatologico nella madre o nel padre sono importanti sia per il singolo che per gli effetti sullo sviluppo del bambino e sul nucleo familiare.
Cosa che sappiamo, soprattutto in Italia, non è proprio così attenta all’argomento.
È frequente trovare delle donne che riportano storie difficili ed esperienze brutte con operatori sanitari. Perfino molti medici interrompono improvvisamente le terapie farmacologiche non appena una donna riferisce di essere incinta quando invece, è un errore enorme soprattutto perché, se la donna è seguita nel modo corretto, può assumere molte terapie psicofarmacologiche in tutta sicurezza per lei, per il feto e poi anche in allattamento per il bambino.
Alcune delle domande più frequenti
Esistono dei centri nazionali di tossicologica a cui ogni donna, gratuitamente, ma così anche i medici, possono rivolgersi per ottenere informazioni rispetto alle terapie farmacologiche:
- C.O. Tossicologia Clinica – Centro Anti Veleni dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo numero verde: 800 88 3300)
- il CCR Tossicologia Perinatale dell’Ospedale Careggi di Firenze (055 794 6731 tutti i giorni compreso i festivi dalie ore 09:00 alle 19:30).
Ci possono essere molte ragioni:
- Una ragione di ciò potrebbe essere la convinzione che le donne siano “ormonalmente protette” dai disturbi mentali durante la gravidanza. E questo lo si pensa anche per l’ansia. Invece questo non è vero.
- Le donne stesse possono essere riluttanti a condividere sintomi di tristezza o ansia durante la gestazione, poiché socialmente dovrebbe essere un periodo di felicità.
- Vi è una maggiore tendenza a concentrarsi sulla salute fisica (materna e fetale) piuttosto che sulla salute mentale durante la gravidanza.
- Maggiore attribuzione degli aspetti emotivi ai cambiamenti fisici e ormonali che si verificano durante la gravidanza.
- Difficoltà a differenziare sintomi come stanchezza, perdita di energia o disturbi del sonno alla gravidanza o ad aspetti depressive / ansiosi
Si stima che il fino al 20% delle donne possa sviluppare un disturbo mentale durante il periodo perinatale. In particolare, come abbiamo detto disturbi d’ansia e depressione.
La prevalenza media dei disturbi mentali comuni nel periodo perinatale è, poi a seconda degli studi e dei campioni raccolti, del 15,6% durante la gravidanza e del 19,8% dopo il parto, con fattori di rischio molto variabili.
Purtroppo molte donne possono presentare dei sintomi, senza arrivare a veri e propri disturbi e questa percentuale non è così ben definita.
Le donne che sviluppano sintomi di depressione o ansia durante il periodo perinatale, hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi ricorrenti che si manifesteranno indipendentemente dagli eventi riproduttivi nel corso della vita.
Un po’ come se la gravidanza fosse il grimaldello che scatena il tutto. Questo lo si è visto soprattutto nel disturbo bipolare, ma anche nei disturbi d’ansia come il panico.
Quindi, ormai è smentito che la gravidanza debba per forza essere considerata un periodo di felicità per le donne, anzi è un momento complesso che alcune donne possono patire maggiormente.
Nonostante il periodo perinatale sia fortemente medicalizzato e caratterizzato da frequenti contatti con strutture e operatori sanitari, spesso le donne non ricevano le adeguate attenzioni per quanto riguarda la salute mentale.
- Il 60% delle donne non ha accesso ai servizi
- il 38% delle donne attende più di un mese prima di essere indirizzata.
- 1/3 non riceve nessun trattamento
Tra le cause che contribuiscono ai ritardi nella ricerca di aiuto:
- Risorse inadeguate
- Sentimenti negativi – paura di chiedere supporto agli operatori sanitari, spesso a causa del timore che il loro bambino venga portato via.
- Insufficiente assistenza prenatale incentrata sulla madre
- Atteggiamenti stigmatizzanti nei confronti della salute mentale
- Insufficiente conoscenza del problema tra gli operatori sanitari
Se si sta vivendo un momento di difficoltà durante la gravidanza o dopo il parto, non bisogna vergognarsene. Anzi, è importante parlarne con il proprio medico di base, ginecologo, pediatra o un professionista della salute mentale come uno psichiatra, meglio se specializzato in salute del periodo perinatale. In caso di forte malessere, senza preoccupazione di cosa possa succedere, ci si può rivolgere in pronto soccorso per una visita psichiatrica urgente. La salute della mamma e del feto/bambino vengono prima di qualunque paura o pregiudizio.
Prenota una Consulenza
Richiedi informazioni per la tua strategia di cura
Un percorso di cura richiede alcuni “passi fondamentali” per poter arrivare ad essere sereni e con una qualità di vita ottimale.
Richiedi informazioni nel box o contatta al numero di telefono o via mail per prenotare una visita.
Visite TORINO: presso Studio Make Torino: Corso Vittorio Emanuele II, 94 – Torino
Prenotazioni Torino: +39 351 529 41 07
Visite TELEMEDICINA: Email per informazioni e prenotazioni francesco.cuniberti@gmail.com
Visite MILANO: presso Humanitas Pio X, prenota via web o al numero di telefono 02695170000 dal lunedì al venerdì 8.00 – 19.00 e sabato 8.00 – 13.00.